Il gioco della seduzione è molto più semplice di quanto non si pensi, e va ben oltre il semplice essere se stessi, occorre, prima di tutto, rilassarsi: il disagio è percepibile a occhio nudo, se l’altra persona vi vede nervosi, potrebbe essere spinta ad allontanarsi prima ancora che abbia potuto conoscervi (naturalmente qui si parla di seduzione tout court, in altri casi le debolezze possono suscitare tenerezza e fare breccia nel cuore nell’interlocutore/trice).
Detto questo, prima di sedurre, occorre attrarre, e per attrarre, le parole chiave sono: sicurezza, riso, alone di mistero.
Appare elementare che mostrarsi sicuri sia una carta da giocare molto vantaggiosa, anche perché vale lo stesso discorso del disagio, e, diciamocelo, l’insicurezza può essere tenera, ma non sexy.
Dicono che la strada più rapida al cuore di un uomo sia la gola, al cuore di una donna si arriva attraverso le orecchie, il che può essere vero, ma nessuno parla mai del sorriso: mostrarsi seriosi e imbronciati non fa che allontanare le persone, ed è risaputo che una delle cose più amate nell’altra persona è il sorriso.
Perciò sorridete, mostratevi solari, allegri, servirà anche a distrarvi dagli eventuali problemi di tutti i giorni.
Altra perla di seduzione, quella più osannata, sono gli sguardi. Cercate di essere suggestivi, ma senza esagerare, non studiate ad arte degli sguardi da seduttore/trice, quelli non funzionano quasi mai.
Parlando di sguardi, è inevitabile menzionare il linguaggio del corpo. Si calcola che il 90% della nostra comunicazione sia non verbale, il che significa che 9 volte su 10 è il nostro corpo a parlare per noi: mostrarsi distaccati e riluttanti al contatto fisico suggerisce l’idea che proviate repulsione, ma d’altra parte strusciarsi sull’altro/a è osare troppo e può risultare molesto.
Rimanendo sul linguaggio del corpo, parliamo dell’arte seduttiva per eccellenza: la danza.
Sappiamo tutti quello che si dice, che la danza non è altro che la rappresentazione verticale di ciò che si fa in orizzontale, e in effetti è vero: prendiamo i latino-americani, sono balli che richiedono un contatto fisico molto forte, il che li carica di una pulsione sessuale ed erotica non indifferente.
D’altra parte, quando il contatto fra uomo e donna era negato, la danza era l’unica occasione in cui i due innamorati (o aspiranti tali) potessero sfiorarsi e, in effetti, parlarsi senza altri tramiti: le fanciulle ricorderanno quanto fossero carichi di aspettative i balli in Orgoglio e Pregiudizio.
La regola d’oro per sedurre ballando è, innanzitutto, attenersi al genere, non strafare, ricordarsi di coinvolgere l’altro, magari con giochetti sottili, aggiungendo sguardi significativi, creando una connessione fra voi e l’altro/a, ma occhio a non sfociare nello sfacciato eccessivo: la seduzione è un’arte sottile, ma non complicata, e certamente non sinonimo di volgarità.
Alcuni consigli sulla seduzione puoi trovarli nell’articolo di unabottaevai.com intitolato “come ballare in discoteca”.
Più in generale, lasciate che sia l’istinto a guidarvi, lasciate che il ritmo vi pervada, e tutto andrà per il meglio.